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EFFETTO TERRA – Gioca e Impara

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Effetto Terra è un gioco che ha l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sulla nostra impronta di carbonio.

“Effetto Terra” è un gioco semplice ed educativo, adatto a giocatori di tutte le età. Una occasione per comprendere con divertimento l’impatto sul clima delle nostre azioni quotidiane. Inquina di più una banana o stirare una camicia? È una delle tante questioni che vi troverete ad affrontare durante il gioco!

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dati presentati nelle carte di Effetto Terra provengono da varie fonti e ricerche. Le fonti principali sono stati il libro La tua impronta di Mike Barners-Lee (Terre di mezzo Editore) e la sua edizione aggiornata del 2020 How Bad Are Bananas? (Profile Books ltd.).

Un’altra fonte importante sono stati i dati forniti da Banca Etica, che da subito ha creduto nell’importanza del gioco come strumento di divulgazione per la sostenibilità. Banca Etica è una realtà unica per il panorama bancario nazionale. Finanzia infatti solo ambiti che siano di aiuto alla collettività, come la cooperazione sociale e internazionale, la tutela dell’ambiente e la promozione culturale, di energie rinnovabili e agricoltura biologica.

Il gioco è stato realizzato grazie alla collaborazione di Studiolabo e rappresenta un primo passo verso una produzione più ecologica e sostenibile di Demoela.

Cosa Troverai?

143 carte che indicano altrettante azioni quotidiane e oggetti di uso comune, ognuno con la sua impronta di carbonio corrispondente, cioè quanto il loro utilizzo e la loro produzione inquinano. Scoprirai che non inquinare è impossibile ma esistono tante possibili scelte per ridurre il nostro impatto negativo sulla Terra.

5 aree tematiche:

  • Carte tecnologia: Le carte di questo mazzo mettono in luce, e a confronto, l’emissione di CO2 che viene prodotta durante determinate attività legate al mondo della tecnologia.Ogni volta che scriviamo sul web, spiega l’Ademe: l’Agenzia francese per l’ambiente e la gestione dell’energia, lasciamo una sorta di impronta ambientale: questo succede perché, prima di raggiungere i vari destinatari, le mail vengono copiate, più o meno 10 volte, dai vari server che hanno poi il compito di trasmetterle all’indirizzo di posta digitato. Tutti questi passaggi richiedono l’utilizzo di energia elettrica e quindi producono emissioni di CO2. Insomma, dietro un click apparentemente innocuo si nasconde spesso un ingente danno per il pianeta.Come può un’email inquinare così tanto? Semplice: per inviare un messaggio di posta elettronica si consuma energia elettrica, prodotta quasi sempre bruciando gas o petrolio. E a essere coinvolto in questo consumo energetico non c’è solo il computer che manda il messaggio, ma tutti gli altri server necessari affinché il messaggio venga recapitato.  Come si può inquinare meno con la posta elettronica? Evitare messaggi inutili, eliminare regolarmente le email, allegare foto in bassa risoluzione e svuotare spesso il cestino. L’attenzione all’ambiente, dunque, parte anche direttamente dal nostro account personale.

    Fontewww.focus.it

  • Carte cose: Le carte di questo mazzo mettono in luce, e a confronto, l’emissione di CO2 che viene prodotta durante determinate attività legate alle cose che usiamo tutti i giorni.Con i pannolini usa e getta, in un anno, ogni bambino produce circa una tonnellata di rifiuti non biodegradabili e difficili da smaltire. In Italia gli usa e getta rappresentano il 20% sul totale dei rifiuti presenti nelle discariche e il loro tempo di smaltimento può arrivare fino a 500 anni.Per la sola produzione europea di pannolini usa e getta (che corrisponde a circa 25 miliardi di pannolini monouso all’anno) vengono immessi nell’ambiente oltre 110.000 tonnellate di plastica e sacrificati circa 350.000 alberi per la cellulosa.
    Inoltre, per la produzione di un comune pannolino usa e getta, sono impiegati fibre sintetiche e prodotti chimici per rendere i filtranti funzionali, come il poliacrilato di sodio (un gel super assorbente), tensioattivi e paraffine: prodotti derivanti dal petrolio, che sono tossici per i bambini, per gli animali e per le piante. Utilizzando i pannolini lavabili e le corrette condizioni di lavaggio, si ridurrebbero drasticamente le emissioni di gas inquinanti e le quantità di rifiuti da smaltire e migliorerebbero le condizioni di salute dei bambini e dell’ambiente.

  • Carte trasporti: Le carte di questo mazzo mettono in luce, e a confronto, l’emissione di CO2 che viene prodotta durante determinate attività legate al mondo dei trasporti, dalla produzione agli spostamenti.Nel 2019 i suv hanno rappresentato per la prima volta più del 40% delle automobili acquistate al mondo. Per le strade del pianeta circolano più di 200 milioni di suv, una cifra otto volte superiore a quella di dieci anni fa.Ogni anno infatti, i suv emettono 700 megatonnellate di anidride carbonica, ovvero quasi quanto il Regno Unito e i Paesi Bassi messi insieme. Se tutti i conducenti di suv al mondo decidessero di fondare una nazione – mai dire mai, eh – questa sarebbe al settimo posto nella classifica dei paesi più inquinanti del pianeta. Tra il 2010 e il 2018, i suv sono stati la seconda causa dell’aumento di emissioni di CO2 al mondo dopo il settore dell’energia, superando l’inquinamento prodotto dall’industria pesante, dai camion o dall’aviazione.

    Fonte: www.wired.it

  • Carte Food: Le carte di questo mazzo mettono in luce, e a confronto, l’emissione di CO2 che viene prodotta durante determinate attività legate al mondo del cibo e dell’alimentazione.La globalizzazione e la distribuzione di massa di frutta e verdura a livello mondiale ci permettono di provare una gran varietà di prodotti in ogni momento dell’anno. Consumare più frutta e verdura di stagione è diventato un messaggio sempre più diffuso per migliorare la sostenibilità della nostra alimentazione. Tuttavia, è difficile dire cosa sia davvero “di stagione”: dobbiamo capirne il vero significato e dedicarci all’impatto ambientale della frutta e della verdura che consumiamo.I benefici per l’ambiente della frutta e della verdura di stagione vengono spesso attribuiti alle minori distanze percorse. Sebbene il tipo di trasporto possa essere importante per alcuni prodotti ortofrutticoli, come quelli trasportati per via aerea (es. bacche, frutta tropicale e fagiolini), il contributo del trasporto all’impronta di carbonio è generalmente inferiore alle emissioni derivanti dai metodi di produzione.1 Se le serre a clima controllato possono comportare un minor utilizzo di terreno, meno spreco di cibo, meno pesticidi e alti rendimenti, la quantità di energia necessaria per riscaldare questi edifici è notevole. Tanto è vero che anche la stagionalità globale può essere una scelta rispettosa dell’ambiente.

    Fontewww.eufic.org

  • Carte Lifestyle:Le carte di questo mazzo mettono in luce, e a confrontano, l’emissione di CO2 che viene prodotta durante determinate attività che fanno parte del nostro vivere quotidiano.La popolazione mondiale continua ad aumentare. Secondo le Nazioni Unite saremo 9,8 miliardi nel 2050 e 11,2 nel 2100. Più persone sul pianeta significa più cibo necessario: il consumo sempre maggiore di carne dei paesi sviluppati e il crescente aumento di questa tendenza nei paesi in via di sviluppo rende il modello attuale assolutamente non sostenibile sul lungo periodo.Più carne significa infatti più terra dedicata alla coltivazione dei vegetali necessari a nutrire gli animali allevati prevalentemente in modo intensivo; significa più consumo di acqua; significa crescenti emissioni di metano nell’atmosfera

    Secondo Gianluca Felicetti, presidente LAV, e Franco Bergamaschi, co-fondatore dell’Erbolario: «Se adottassimo sia nella ristorazione privata, sia in quella collettiva un menù completamente vegetale un giorno alla settimana, realizzeremmo un importante abbattimento delle emissioni di gas serra e dellimpiego delle risorse idriche». Ciò perché «Ogni pasto tutto vegetale permette di risparmiare 1.656 grammi di emissioni equivalenti di CO2 e acqua pari a 32 docce rispetto a un menù con carne».
    Inutile aggiungere che la spesa fatta al supermercato con senno dovrebbe produrre molti pochi sprechi, quando siamo stanchi e annoiati è facile chiamare un servizio di delivery che oltre al cibo che verrà consumato ci consegna del packaging usa e getta altamente inquinante, pensateci due volte la prossima volta!

    Fonteoggiscienza.it

Due modalità di gioco:

Competitiva per 2-4 giocatori che si affrontano posizionando le carte nel modo corretto in ordine crescente di impatto ecologico

Collaborativa per il numero di giocatori che si desidera che affrontano il gioco risolvendo diverse missioni in ordine di difficoltà per raggiungere l’obiettivo di salvare la Terra dall’inquinamento!

SCARICA IL REGOLAMENTO

Cos’è l’impronta al Carbonio?

L’impronta di carbonio è un parametro che viene utilizzato per stimare le emissioni gas serra causate da un prodotto, da un servizio, da un’organizzazione, da un evento o da un individuo, espresse generalmente in tonnellate di CO2 equivalente.

Secondo le indicazioni del Protocollo di Kyoto, i gas serra che devono essere presi in considerazione sono: anidride carbonica (CO2, da cui il nome “impronta carbonica”), metano (CH4)monossido di diazoto (N2O)idrofluorocarburi (HFC)perfluorocarburi (PFC) e esafloruro di zolfo (SF6) (fonte Wikipedia). Determinare con esattezza l’impronta ecologica di una azione o prodotto è molto difficile, come lo è determinare l’impronta ecologica della vostra vita, ma ci sono numerosi calcolatori online, più o meno dettagliati, che vi consentono di farvi una idea attendibile.

Effetto terra” è un gioco ideato da Cristian Confalonieri e illustrato da Serena Mazzi.
Prodotto da Studiolabo in collaborazione con Banca Etica, edizioni Demoela

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